Soledad (in italiano)

Letra de Alfredo Le Pera
Música de Carlos Gardel

Non voglio che nessuno me lo dica:
dalla tua dolce vita tu mi hai giá sradicato.
Cosí il mio cuore inventa una menzogna
per riascoltare il tuo impossibile richiamo.
Non voglio che nessuno si figuri
com’è amara e profonda la mia eterna solitudine.
Passan le notti e la lancetta muove
l’incubo del suo lento tic-tac.

Nell’ombra dolorosa della stanza, mentre spero
i tuoi passi che – chissá – non torneranno
mi sembra di sentirli trattenere il loro andare
senza avere il coraggio di entrare.
Ma non è nulla, e lei no, non viene
è un fantasma che crea la mia illusione;
e al suo svanire si sfalda la visione
come cenere nel mio cuore.

Nella sfera argentata dell’orologio
le ore che agonizzano si negano al passare.
C’è una sfilata di strane figure
che mi contemplano con aria beffarda.
E’ una carovana interminabile
che affonda nell’oblio con la sua smorfia spettrale.
Se ne va insieme la tua bocca, che era mia.
Solo mi resta l’angoscia del mio male.